Monday, April 14, 2008

Cambiamenti...

Quei passi, su quel cammino durato così tanto tempo...
Quelle impronte indelebili, lasciate sin dentro i ricordi più reconditi...
Lo sguardo sempre rivolto verso l'orizzonte, così pieno di speranza, spaurito da tutto,che mai si rivolgeva a scrutare i tratti già percorsi, senza alcun timore di oltrepassare quel sottile limite così tanto temuto e desiderato.
L'affannarsi dei minuti, delle ore, trascorse tra un rivolo di sudore e una nota dissonante, così diversa dalle altre lontane, naturali melodie.
Quella scia immortalata dagli avvenimenti della strada percorsa...
L'incessante stanchezza che sempre più, dentro il dolore cresceva...
Un tumulto di emozioni così difficilmente portate con sè su quella strada...
L'inadeguatezza quasi palpabile di quella direzione...
...tutto quel carico che sempre più accresceva la speranza, la sensazione di saper percorrere quella via, quella direzione...
Tutto veniva cumulato e portato dietro, come un fardello, come un inevitabile bagaglio ormai troppo pensate....
Tutto quel caos di sensazioni, emozioni, speranze, paure e inutili realtà...
Finalmente stava per cessare... il cambiamento era alle porte, aspettato, temuto...
Ma inevitabile e terribile...
Una goccia d'inchiostro cadde rovinosamente sulla distesa di bianca cellulosa, che ormai si stava inevitabilmente flettendo, piegata quà e là dalle parole della vita...
Era ormai tutto accaduto...
Le vecchie pagine erano state coperte da quelle nuove, e soltanto un flebile ricalco delle parole incise nella carta era rimasto...
Una nuova immensa distesa bianca, pura e colma di infinite direzioni era nata...
Un nuova pagina stava per essere scritta...

Saturday, April 12, 2008

Intensamente...

Ecco quì un'altra delle infinite delusioni...
Proprio quando mi ero finalmente deciso... quando ero convinto di quello ke facevo...
Ho trovato quel muro.. quella diga, che mi ha solo illuso di liberare ed accettare la mia infinita passione... verso te... verso la persona più meravigliosa che io abbia mai conosciuto... con cui volevo creare più di un' amicizia, di quella stupenda anche se un po' sofferta amicizia che spero continui ad esistere...
Ed i miei occhi volevano versare lacrime... ma il mio cuore era così irrimediabilmente corrotto che niente mi avrebbe più ridato vita... nulla avrebbe cambiato quelle parole... e tu... che volevi continuare a far finta di niente... a sperare fosse una cosa passeggiera... a distruggermi con la tua indifferenza...
Eri tutto...

Thursday, April 10, 2008

Sprazzo di speranza...

Il rivestimento tra i mattoni cominciava a dare i primi segni di cedimento...
Più su il cemento sembrava incrinarsi... Il vento era aumentato e la pioggia stava cessando.
Ecco che le nuvole pian piano si facevano da parte, per dar spazio al sole... Una forza così potente, e così sottovalutata...
Si distingueva, tra le fluide note dello scorrer dell'acqua, qualche allegro cinguettio di un solitario pennuto avventuratosi, vorticando su nel cielo...
I primi raggi si facevano strada tra erba e pietre, sin alla costruzione... quasi volessero trafigerla e liberare l'entità al di là del blocco...
Il vento cessò d'improvviso... il tempo sembrò fermarsi... persino il solitario volatile faceva silenzio... e un rumore... sempre più vibrante e imponente si faceva strada tra i sentieri di quella calma innaturale, tesa...
Le note cantate dall'acqua erano sempre più forti e rombanti... quell'indeciso raggio di sole era sempre più vicino e più minaccioso...
Il raggio arrivò alla costruzione... e tutto si fermò...
Era il silenzio... l'unico vero silenzio, l' acqua taceva... l'attesa era estenuante... tutto si era calmato, in quel momento di tensione...
Il raggio si mosse... Il rombo dell' acqua tuonò la sua furia... la costruzione cedette e tutto si capovolse, l'impeto del flusso d'acqua era tale da spazzare tutto via dal suo cammino... facendo spazio al suo passo... e coinvolgendo i detriti in una perversa danza... La diga aveva ceduto e il vecchio fiume inaridito era rinato, con più vigore di prima. La morte riviveva e tutto era in un confuso ordine... L'impeto non cessava... invadeva e coinvolgeva tutto eccitando tutti i sensi...
sinchè quel timido raggio cominciò ad arretrare... le nuvole volevano escludere il sole da quel gioco durato sin troppo... senza un giustificato motivo... senza alcun senso... L'acqua cominciava ad esaurirsi..a ridursi ad un flebile, piccolo e timido flusso discontinuo... Dell'allegro pennuto non c'era più traccia... Tutto moriva.. seccava... Il terreno si riempiva di crepe... le piante un tempo così rigogliose appassivano... tutto finiva... il termine di tutto pressava sempre più... stava avendo la meglio...
Quel piccolo, isolato, anfratto di tempo era giunto al termine, aveva avuto pochi attimi di vita...
La fine era arrivata... il buio e la luce non esistevano più... tutto era cessato di esistere... Tutto esclusa la disperazione e la consapevolezza del muro lì presente... di quella diga... che in realtà non era mai caduta...
Tutto era finito... spezzato come nulla.