Thursday, April 10, 2008

Sprazzo di speranza...

Il rivestimento tra i mattoni cominciava a dare i primi segni di cedimento...
Più su il cemento sembrava incrinarsi... Il vento era aumentato e la pioggia stava cessando.
Ecco che le nuvole pian piano si facevano da parte, per dar spazio al sole... Una forza così potente, e così sottovalutata...
Si distingueva, tra le fluide note dello scorrer dell'acqua, qualche allegro cinguettio di un solitario pennuto avventuratosi, vorticando su nel cielo...
I primi raggi si facevano strada tra erba e pietre, sin alla costruzione... quasi volessero trafigerla e liberare l'entità al di là del blocco...
Il vento cessò d'improvviso... il tempo sembrò fermarsi... persino il solitario volatile faceva silenzio... e un rumore... sempre più vibrante e imponente si faceva strada tra i sentieri di quella calma innaturale, tesa...
Le note cantate dall'acqua erano sempre più forti e rombanti... quell'indeciso raggio di sole era sempre più vicino e più minaccioso...
Il raggio arrivò alla costruzione... e tutto si fermò...
Era il silenzio... l'unico vero silenzio, l' acqua taceva... l'attesa era estenuante... tutto si era calmato, in quel momento di tensione...
Il raggio si mosse... Il rombo dell' acqua tuonò la sua furia... la costruzione cedette e tutto si capovolse, l'impeto del flusso d'acqua era tale da spazzare tutto via dal suo cammino... facendo spazio al suo passo... e coinvolgendo i detriti in una perversa danza... La diga aveva ceduto e il vecchio fiume inaridito era rinato, con più vigore di prima. La morte riviveva e tutto era in un confuso ordine... L'impeto non cessava... invadeva e coinvolgeva tutto eccitando tutti i sensi...
sinchè quel timido raggio cominciò ad arretrare... le nuvole volevano escludere il sole da quel gioco durato sin troppo... senza un giustificato motivo... senza alcun senso... L'acqua cominciava ad esaurirsi..a ridursi ad un flebile, piccolo e timido flusso discontinuo... Dell'allegro pennuto non c'era più traccia... Tutto moriva.. seccava... Il terreno si riempiva di crepe... le piante un tempo così rigogliose appassivano... tutto finiva... il termine di tutto pressava sempre più... stava avendo la meglio...
Quel piccolo, isolato, anfratto di tempo era giunto al termine, aveva avuto pochi attimi di vita...
La fine era arrivata... il buio e la luce non esistevano più... tutto era cessato di esistere... Tutto esclusa la disperazione e la consapevolezza del muro lì presente... di quella diga... che in realtà non era mai caduta...
Tutto era finito... spezzato come nulla.

1 comment:

bird92 said...

I commenti li potete trovare (e pubblicare XD) ...QUÌ...
Infatti il racconto è pubblicato anche nella sezione-racconti...